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FALCIANO – Ritrovato libro del 1700 nella Biblioteca della Parrocchia

Alla ricerca della nostra storia

(Articolo a cura del Prof. Giuseppe Toscano) La storia di un paese come quella di Falciano del Massico può essere riletta in un modo diretto e convincente quando si ha la fortuna non cercata ma che ti incontra in modo insperato per indicarti i sentieri che devi percorrere, a volte impervi e difficoltosi, per raggiungere in modo concreto dati e riferimenti incontestabili. 

Dalla tradizione rimandata a voce ma senza riscontri oggettivi vengono, spesse volte, raccontate storie anzi leggende che alimentano la fantasia di ognuno di noi per farci ritornare bambini e sognare un paese impossibile.

Può accadere che tale sogno improvvisamente trova un sicuro riscontro in un documento abbandonato in uno scaffale ammuffito e che in modo fortuito viene trovato per aprire una pagina di storia vera del nostro paese all’inizio del 1700.

Il documento ritrovato durante il riordino e la ricognizione, voluta e programmata dal Parroco  don Valentino Simoniello, di tutti i nobili ed interessanti libri antichi dell’archivio della Parrocchia di San Rocco e Martino e della Parrocchia di S. Pietro di Falciano del Massico è un libro, tipo quaderno di 35×20 con una copertina rigida ed ingiallita di 56 pagine, che riporta in modo preciso ed inequivocabile per la veridicità del suo contenuto il resoconto della Prima Santa Visitazione del 1704 alla Parrocchia di Falciano Selice del Vescovo di Carinola, allora sede Vescovile, Mons. Alfonso del Balzo.  

Il Parroco, si definisce” moderno rettore” della Parrocchia, Don Tommaso Taffuri, originario forse di Casanova, riporta in una relazione dettagliata della visita del Vescovo uno spaccato di vita del paese in cui ognuno di noi può rivedere la storia della propria origine in quanto i nomi e i personaggi richiamati e riportati ci appartengono e vivono, nella lettura, con noi.

E’ una relazione socio economica del paese dettagliata in cui si legge in modo chiaro l’importanza e la funzione che avevano le Parrocchie e il Capitolo della Cattedrale di Carinola nella gestione delle terre e delle proprietà dei territori a loro spettanti.

Si legge anche, questo serve a rafforzare la convinzione che Falciano era un centro agricolo di importanza per tutto il carinolese, che le terre del nostro territorio oltre alle coltivazioni di granaglie e frutta era un territorio coltivato a vigneto.

Ci racconta, per vie brevi, che il nostro Falerno non è morto mai ma che ha sempre accompagnato la storia del nostro paese.

Il documento, considerato il suo altro valore storico e sociale per il nostro paese, deve essere recuperato e restaurato per renderlo usufruibile agli storici e a tutti coloro che desiderano avvicinarsi ad un mondo abbastanza lontano dal nostro, è il periodo della presenza asburgica a Napoli, per meglio conoscerlo.

E’ solo un inizio ed un assaggio dell’importanza del ritrovamento fortuito di tale prezioso documento del 1700.

Vi sono ancora circa 60 libri antichi conservati nei due archivi parrocchiali che contengono notizie che devono essere conservate e protette.

Si spera che questi nobili ed antichi libripossono essere tutti recuperati con l’intervento dei fondi del Pnrr Recuperi Borghi.

Un pensiero ed un grazie di riconoscenza a Don Tommaso Taffuri “moderno rettore” che ci ha lasciato un documento inestimabile.

A don Valentino Simoniello la gratitudine di avermi aperto gli archivi delle due Parrocchie.

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