Dopo gli annunci di presunti casi di scabbia, il sindaco Francesco Lavanga, in un post di qualche giorno fa, ha fatto chiarezza a tutta la cittadinanza. Dopo essersi messo in contatto con i medici del distretto sanitario, ha dichiarato quanto segue:
“Dopo aver appreso, nella giornata di ieri (11 ottobre per chi legge), a mezzo social, di casi di scabbia che continuavano ad aumentare nella nostra città, è stata mia premura contattare il responsabile del distretto sanitario Dottor Severo Stefanelli e successivamente tutti i dirigenti delle istituzioni scolastiche cittadine.
Fortunatamente dai colloqui avuti, ho evinto che si parlava di un solo caso di un bimbo non residente nella nostra città e non frequentante scuole Mondragonesi.
Naturalmente l’attenzione al tema da parte mia resta alta, ma è doveroso per me tranquillizzare le tante famiglie che da ieri (11 ottobre per chi legge) si sono allarmate alla notizia. Sarà mia premura dare ulteriori aggiornamenti qualora ci saranno”. Lo ha dichiarato il sindaco Francesco Lavanga.
La scabbia è una malattia della pelle causata da un piccolo parassita, un acaro che causa un intenso prurito. Si tratta di un disturbo contagioso che può diffondersi in modo molto rapido, ma che può essere risolto altrettanto rapidamente.
Che cos’è la scabbia?
La scabbia è associata a un prurito intenso che scatena un forte istinto a grattarsi. Il prurito insorge in genere alla sera quando ci si corica e può infastidire per tutta la notte mentre si sente molto di meno durante il giorno. Curare la scabbia al più presto è importante, in modo da evitare che si diffonda all’intero nucleo familiare di chi ne è affetto o fra le persone con cui entra in contatto tutti i giorni. Per questo motivo e data l’elevata contagiosità del problema gli esperti consigliano di curare tutte le persone che potrebbero essere state contagiate dal parassita. Il contagio avviene per contatto fisico diretto o attraverso oggetti personali come le lenzuola o i vestiti.
Quali sono le cause della scabbia?
A causare la scabbia è lo Sarcoptesscabiei, un acaro a 8 zampe dalle dimensioni microscopiche che scava cunicoli appena sotto alla pelle, all’interno dei quali le femmine depositano le uova. Alla loro schiusa, 3-4 giorni dopo la deposizione, le larve risalgono sulla superficie della pelle, dove si sviluppano e da cui partono per colonizzare altre aree della pelle o infestare altre persone.
Quali sono i sintomi della scabbia?
La reazione allergica scatenata dai parassiti, dalle loro uova e dai loro residui provoca un prurito spesso intenso che tende a peggiorare durante la notte. A questo prurito possono essere associate sottili vescicole o brufoletti, soprattutto a livello delle pieghe cutanee. Fra le zone del corpo più colpite sono inclusi gli spazi fra le dita, le ascelle, il girovita, l’interno del polso, le aree intorno al seno e ai genitali maschili, i glutei, Nel caso dei bambini le zone più colpite sono il cuoio capelluto, il volto, il collo, il palmo delle mani e la pianta dei piedi.
Come prevenire la scabbia?
La prevenzione si esegue controllando che le lenzuola del letto degli alberghi siano state cambiate, evitando di scambiarsi i vestiti e ponendo attenzione nel provare vestiti di seconda mano.
Per prevenire il contagio in casa è importante lavare tutti i capi d’abbigliamento, la biancheria e gli asciugamani che potrebbero essere contaminati. Ciò che non può essere lavato in casa deve essere pulito a secco. In alternativa gli oggetti contaminati che non possono essere lavati possono essere sigillati in un sacchetto di plastica per un paio di settimane.
Diagnosi
La diagnosi della scabbia prevede un esame accurato della pelle da parte del medico, che cercherà i segni della presenza del parassita, inclusi i tunnel che scava nella pelle.
È possibile che il medico effettui prelievi dalla pelle per osservarli al microscopio e confermare così la presenza dell’acaro e delle sue uova.
Trattamenti
Il trattamento della scabbia è mirato all’eliminazione dei parassiti utilizzando medicinali sotto forma di creme o lozioni.
In genere il medicinale deve essere applicato su tutto il corpo la sera e lasciato agire per almeno 8 ore. Nel caso in cui il prurito si ripresenti è necessario eseguire un secondo trattamento. Data la contagiosità dell’infestazione il medico potrebbe prescrivere il trattamento a tutte le persone entrate in contatto con il paziente anche se non manifestano i sintomi della scabbia. In caso di deficit al sistema immunitario, di resistenza alle creme e lozioni potrebbe essere prescritti farmaci per via orale.
Dopo il trattamento il prurito potrebbe persistere ancora per qualche tempo. Per alleviarlo è possibile ricorrere a impacchi con soluzioni astringenti e all’uso di creme lenitive. Il prodotto più utilizzato per via topica è il Benzoato di Benzile al 30 % che va applicato per quattro sere consecutive. Si può utilizzare anche la Permetrina in crema al 5/10 %. Per via orale si prescrive l’Invermectina. (fonte Humanitas).
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