Abbiamo sentito il Commissario Straordinario per il superamento dell’emergenza connessa all’eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina in Regione Campania, il Generale Luigi Cortellessa. Attraverso l’intervista siamo riusciti ad entrare nel dettaglio dei dati pubblicati sull’ultimo report pubblicato oggi, 7 Dicembre 2023.
Generale Cortellessa, Lei che è Commissario alla Brucellosi potrà darci senz’altro una lettura chiara e profonda dei dati diramati oggi in merito alla situazione in Campania e nei singoli Comuni della Provincia di Caserta.
- In primis, il patrimonio zootecnico bufalino nella Regione Campania, come appare rispetto al semestre precedente in termini di numeri ?
Il patrimonio in questo momento si attesta con numeri che sono più di 305mila unità. In particolare 185mila e trecento in provincia di Caserta. Da questi dati emerge che il Patrimonio della Provincia di Caserta si attesta con questi numeri, e non scende da anni, bensì si mantiene stabile.
- Cosa emerge, invece, dai numeri in merito alla densità degli allevamenti e al numero dei capi bufalini nei comuni Cluster e quindi Cancello ed Arnone; Castel Volturno; Grazzanise; Pignataro Maggiore e Santa Maria la Fossa?
I numeri, che voglio subito precisare emergono da un lavoro meticoloso svolto sul campo, ci parlano di una densità bufalina estremamente elevata. A Cancello ed Arnone, ad esempio, abbiamo 454,18 capi per km2. Seconda Grazzanise con 356,02 capi per km2. Inoltre, sono dati che rilevano che i comuni cluster sono diminuiti. Si è aggiunto Pignataro Maggiore, è vero, ma un Comune è definito cluster benché abbia un solo allevamento positivo. Questo fa parte del nostro lavoro ma, senz’altro, ci consente di applicare la vaccinazione obbligatoria. Ci tengo a precisare che nel primo allevamento da vaccinare, a Pignataro Maggiore, sono andato io personalmente con l’ASL di Caserta.
- Fra i Comuni Cluster e Non Cluster, invece, cosa ci dicono i dati riguardanti i Focolai di Brucellosi? A nostro avviso sembrerebbero in forte calo rispetto ai numeri precedenti…
Stiamo proseguendo con la vaccinazione. Sto trattando con la stessa attenzione i Comuni cluster ed ex cluster, perché l’aver vinto una battaglia non ci porta a cantare frettolosamente vittoria. Questo, forse, fa parte dell’ironia familiare ad alcuni. Noi, ci basiamo sul lavoro e sui dati concreti che da questo emergono, dati consultabili e fruibili a tutti. La vaccinazione era dai 6 ai 9 mesi, dietro mia richiesta l’abbiamo portata dai 6 ai 13 mesi perché la prevalenza è scesa all’11% e l’incidenza al 6%.
- Anche in merito alle ultime macellazioni per provvedimento sanitario sembrerebbero esserci numeri rassicuranti, no?
La nostra missione è dare sicurezza agli allevamenti protetti e a quelli confinanti. Per una mia richiesta al Ministero della Sanità ho chiesto l’allargamento dell’età vaccinabile anche ascoltando ed accogliendo le istanze di alcuni allevatori bufalini. La risposta è stata negativa. Non dobbiamo mai dimenticare, in tal senso, che la Regione applica un piano adottato dal Ministero della Sanità e dagli Enti preposti dell’Unione Europea. Chi dice che il piano è della Regione si sbaglia. La Regione lo sta soltanto applicando. Alcune “parti della protesta bufalina” ci hanno criticato un piano adottato come dicevamo dal Ministero e dall’Unione Europea. Dunque, i fatti sono due: o queste persone non sono informate e non si documentano oppure, dicono cose sapendo di mentire.
L’attuazione del piano, come è chiaro che sia, avviene in sinergia con il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, per l’efficacia e a garanzia dei continuità di ascolto da rivolgere a tutti eallevatori ed imprimere massima trasparenza ai dati.
- Per quanto riguarda la Biosicurezza in Provincia di Caserta non ci sono dubbi: si è passati da 75 aziende verificate al maggio 2022 ad un numero di ben 488 al 7 Dicembre 2023, con un follow-up in netta crescita…
Il piano, sottolineo e ripeto, è sottoposto a costante verifica in corso d’opera. Ascoltando la nostra rendicontazione, gli Enti preposti, chi di dovere, ha preso atto degli interventi effettivi che si stanno facendo, confermando nel metodo ciò che si sta effettuando, per parte loro. Maggior parte dei dati negativi, sono scesi rispetto agli anni passati, così come emerge dal report aggiornato ad oggi, 7 dicembre 2023. Trend positivo confermato. Gli abbattimenti, inoltre, notevolmente diminuiti perché le macellazioni sono state l’anno scorso più di diecimila, quest’anno poco più di seimila. Una percentuale irrisoria.
- E anche i controlli in merito alla Biosicurezza congiunti con ARPAC sono praticamente più che triplicati…
Appena si chiude un focolaio mando personale a svolgere consulenza personale di biosicurezza affinché si adottino accorgimenti perché il focolaio non riemerga. Inoltre, ripongo massima importanza nell’incontrare gli allevatori. Incontro personalmente e singolarmente gli imprenditori degli allevamenti che hanno cessato di essere focolaio.
Mando personale a fare visite continue a tutti i focolai per lo svolgimento di attività ad hoc per ogni singolo allevamento.
Ci sono 22 nuovi veterinari alla ASL di Caserta in favore della sanità animale. Professionisti che già lunedì scorso erano a fare le prime vaccinazioni. Questi sono dati.
Siamo disponibili all’ascolto e a qualsiasi suggerimento. Siamo in attesa che il Ministero ci dia una risposta su una nostra richiesta di estendere autocontrollo agli allevamenti. Siamo in attesa. A chi invoca certe soluzioni dico che bisogna venire sul campo, sui canali e negli allevamenti. Mi si smentisca. Non siamo noi a volere gli abbatti. Mi dicano altri che soluzioni hanno. Chi dice sciocchezze non è imprenditore.
- I caseifici controllati da Gennaio 2023 a Dicembre 2023 sono stati 72. In cosa consistono questi controlli?
Stiamo facendo controlli sulla filiera del latte e vorrei sapere perché tutti lamentano il disastro se la produzione della mozzarella aumenta. Io personalmente, come detto poco fa, giro per gli allevamenti e incontro gli allevatori. Non ho mai incontrato chi discetta sapendo di dire cose inesatte. Tuttavia, sarebbe opportuno chiedere ai quasi 500 allevatori che ho incontrato ad oggi, cosa ne pensano.
- Significativa è l’attività di consulenza sulla Biosicurezza e sui fondi del PSR agli allevatori attraverso gli appositi sportelli. Qui si registrano numeri in totale controtendenza con quelle che passano alle cronache con le “rivolte degli allevatori” in realtà rappresentate e portate avanti da una modernissima percentuale di questi…
Certamente. Stiamo facendo pulizia straordinaria dei canali in concorso con il Consorzio di Bonifica eseguendo controlli di eventuali scarichi abusivi in concorso con l’ARPAC. Abbiamo un progetto di raccolta letame e conferimento ai biodigestori. Facciamo consulenza di sportello agli allevatori che ci gratificano con considerazioni. Altri avanzano ipotesi diverse. Io sfido chiunque a dire che i miei collaboratori non sono sul campo. Vengano altri a fare lo stesso. Li invito e li sfido a farlo.
- Generale Cortellessa. Cosa dobbiamo aspettarci nel futuro prossimo e quale lettura dà lei proprio in vista dei mesi del nuovo anno venturo e cosa ne pensa, Lei, dell’emergenza Nazionale?
Penso che il commissario sta adottando un piano che la Regione ha condiviso.
I dati che ho in mano sono pubblici e visibili. E più volte, in qualità di Generale ha invitato a consultarli. Nessuno mi ha mai contattato tranne che un parlamentare casertano. Quanti attaccano l’applicazione del piano vorrei sapere su quali dati si basano. Su quali argomentazioni? Parlano di cose che non sanno? Quando si parla si fa bella figura se ci si documenta, altrimenti l’interlocutore sa che chi dice certe cose sta mentendo per finalità estranee al benessere del comparto allevatoriale della Campania.
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