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L’INTERVISTA CARINOLA – Questione Convento San Francesco, facciamo chiarezza: le risposte di sindaco ed assessori alle nostre domande

La questione del Convento di San Francesco a Casanova di Carinola, a seguito della morte di Padre Giovanni Siciliano, come la stessa sindaca Giuseppina di Biasio ci ha riferito nell’intervista che segue, insieme all’Assessore alla Cultura Maria Sorvillo e all’Assessore al Patrimonio Salvatore Mannillo, ha creato una sorta di smarrimento fra i cittadini.

Tuttavia, se da un lato la sensazione smarrimento che la perdita di un tassello importante come quella di Padre Giovanni è giustificata, dall’altro, va sottolineato che non tutto ciò che si immagina e si dice sulle sorti del Convento francescano, della sua gestione e sulla sua “vita futura” è preciso.

Per ovviare alle tante idee espresse proprio in merito al futuro del Convento di San Francesco, e per offrire una lettura chiara a tutti i cittadini di Casanova di Carinola, e non solo, abbiamo deciso di intervistare tre esponenti dell’amministrazione comunale.

Alla sindaca Giuseppina DI Biasio, abbiamo chiesto:

  • Sindaca, cosa è importante chiarire ancor prima di cominciare a discutere su quelli che potrebbero essere i potenziali problemi legati al futuro del Convento di San Francesco?

La sindaca Giuseppina Di Biasio: “Purtroppo, la perdita del nostro caro Padre Giovanni Siciliano, che a lungo ha tenuto a cuore e animato il Convento, ha causato sgomento nei cittadini. Una sensazione di smarrimento che può far sorgere comprensibili dubbi circa il suo futuro. Deve essere chiaro che vi sono due questioni in ballo, e l’una non è meno importante dell’altra: la vita religiosa, culturale e di comunità del Convento e la questione strutturale. Questa Amministrazione è attenta e attiva per il futuro del Convento di San Francesco, non solo perché possa essere preservato, ma anche affinché continui a mantenere il fermento culturale e sociale che merita. Dico con orgoglio che questa Amministrazione è riuscita a recuperare il finanziamento di circa 300.000 € del Masterplan Domitio per i lavori di salvaguardia del Chiostro, e che a breve potranno riprendere i lavori”.

  • Quindi si può scongiurare qualsiasi dubbio che la vostra amministrazione non abbia a cuore le sorti della struttura, giusto?

La sindaca Giuseppina Di Biasio: “Assolutamente. Non scherziamo. E’ chiaro che la visione sul Convento di S. Francesco è strategica, e la filiera istituzione deve attivarsi con risolutezza perché il bene venga preservato. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per poterci permettere di custodire il Convento in modo dignitoso. Voglio chiarire con fermezza che il Convento di San Francesco è un patrimonio preziosissimo della nostra comunità, e di questo l’Amministrazione ne è ben consapevole. L’attenzione è massima da parte di tutta l’Amministrazione, soprattutto da parte mia, dell’Assessore al Patrimonio Salvatore Mannillo – in qualità anche dì cittadino casanovese – e dell’Assessore alla Cultura Maria Sorvillo. Il nostro lavoro, in sinergia, è costantemente orientato ad ottenere il miglior risultato affinché il Convento sia ancora e sempre un bene importante per la collettività”.

  • Abbiamo, poi, chiesto all’Assessore al Patrimonio Salvatore Mannillo, anche in qualità di cittadino casanovese, se la cittadinanza fa bene ad “allarmarsi” su tematiche che sono, certamente, molto importanti, proprio come quella del Convento di San Francesco…

L’Assessore Salvatore Mannillo: “Credo che l’attenzione e la sensibilità dei cittadini carinolesi, ed in particolare, ovviamente, dei miei compaesani casanovesi, sia un bene per il nostro amato Convento. I cittadini fanno bene, anzi è naturale, a chiedersi che futuro avrà la Comunità francescana di Casanova. E’ da molto tempo, da quando purtroppo Padre Giovanni aveva già cominciato a non poter essere più molto presente nel fisico, che mantengo contatti costanti anche con le istituzioni religiose afferenti alla destinazione del Convento. Più volte ho interloquito con Padre D’Amodio, della Provincia dei Frati Minori di Napoli e ancor più, insieme al Sindaco, con l’allora Vescovo Piazza. Oggi il dialogo in Diocesi procede, ma la cosa fondamentale per me è ascoltare i miei concittadini, soprattutto chi vive quotidianamente il Convento”.

  • Allora, Assessore Mannillo, come ci si sta realmente muovendo e come si può rassicurare, in qualche odo, tutti i cittadini?

L’Assessore Salvatore Mannillo: “Abbiamo per i motivi descritti poco fa, salutato con grande piacere la costituzione di un’Associazione di cittadini “Pro-Convento”, tra cui si annoverano persone perbene e di grande iniziativa. Credo che la coesione sociale sia fondamentale affinché il Convento sia innanzitutto comunità. L’iniziativa religiosa va poi di pari passo con quella culturale. L’attenzione dell’Amministrazione deve innanzitutto mirare alla salvaguardia del Monumento, che in questo momento ha alcune criticità da monitorare con attenzione. Io credo che dobbiamo essere realisti: abbiamo un Monumento di valore inestimabile e dobbiamo renderci conto che l’utilizzo può essere molteplice, ma non variegato”.

  • Come agirete?

L’Assessore Salvatore Mannillo: “Le parole d’ordine sono attenzione e impegno. Il Convento è un bene troppo prezioso, dobbiamo andare avanti, insieme, nel costruire il buon cammino che stiamo intraprendendo. Non posso, da casanovese, pensare ad un futuro diverso”.

  • In ultima battuta, all’Assessore alla Cultura, Maria Sorvillo, abbiamo chiesto quanto l’aspetto culturale sia importante in tutta questa vicenda…

L’Assessora Maria Sorvillo: “E’ chiaro che l’aspetto culturale sia fondamentale. Teniamo sempre in gran conto l’associazionismo ed ogni forma positiva di riunione e collaborazione tra i cittadini, ed è per questo che, anche e soprattutto nel caso del Convenuto, salutiamo con grande piacere la nascita di una associazione che possa favorire e partecipare alla cura e alla valorizzazione. Ritengo che anche la collaborazione con il mondo della scuola sia fondamentale affinché anche i più giovani possano conoscere ed apprezzare le nostre bellezze storico-artistiche, di cui il Convento è, sicuramente, una delle testimonianze più importanti. Il contatto con il mondo della scuola e dell’Università può essere un tassello importante nella costituzione di un vero e proprio polo culturale”.

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