SESSA AURUNCA – Comitato San Rocco Bene Comune: continua il lavoro per risolvere le gravi problematiche

Il Comitato San Rocco Bene Comune, dopo   la parentesi della Pasqua, ha ripreso la propria attività per affrontare la situazione grave che incombe ancora sull’ospedale “San Rocco” e non solo. Attualmente i fronti della battaglia del Comitato sono tre: l’Ospedale, Il Centro di Salute Mentale e gli ambulatori asl presso l’ex-coldiretti(Unità Operativa di Assistenza di Base). 

L’aspetto più preoccupante riguarda le condizioni in cui versa il Pronto Soccorso, centro nevralgico di ogni presidio ospedaliero, in assenza del quale non si possono svolgere funzioni diagnostiche e di ricovero. La carenza di medici è talmente grave che il pronto soccorso rischia la chiusura: i turni al PS gravano sulla medicina e sulla chirurgia, con l’aggiunta dell’aiuto straordinario di alcuni cardiologi, più due turni a settimana al momento garantiti su base straordinaria e volontaria da medici di altri ospedali. Non è così che può funzionare, il Pronto Soccorso ha urgente bisogno di un organico proprio e completo, e vogliamo un impegno in questo senso da parte di tutti gli organi competenti.                                                                          

Tra gli impegni assunti dal Direttore Generale dell’Asl Blasotti con il Comitato nell’incontro del 7 febbraio di quest’anno, i seguenti sono stati rispettati: la ripresa dei lavori strutturali del Pronto Soccorso per raggiungerne la chiusura entro il mese di luglio; il bando dei concorsi per i primari di Medicina e Ortopedia; la conclusione dei lavori strutturali del reparto di Medicina, non ancora aperto agli utenti. Restiamo ancora in attesa dell’assegnazione di 5/7 infermieri che doveva avvenire entro la fine di marzo, oltre alla nomina del Primario dell’Unità di Medicina il cui concorso è stato già espletato.                                          

Totalmente deludenti le risposte agli impegni che il dottor Gaetano De Mattia, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, ha assunto con il Comitato nel corso dell’incontro del 23 febbraio. Siamo ancora in attesa dei 3/5 infermieri, che sarebbero arrivati entro il 2 aprile assieme a un assistente sociale, un tecnico per la riabilitazione psichiatrica e psico-sociale, e uno psicologo dedicato esclusivamente al CSM di Sessa. Siamo a zero, a fronte del fatto che il CSM di Sessa Aurunca negli ultimi dieci anni è stato praticamente distrutto.

Gravissima anche la situazione dell’UOASB (gli ambulatori presso l’ex coldiretti). Nel corso degli ultimi anni i servizi a Sessa sono stati ridotti drasticamente, in totale contrasto con la carta dei servizi del Distretto 14, di cui facciamo parte. Nello specifico, l’anagrafe sanitaria è stata ridotta a due giorni a settimana, le ore ambulatoriali di neurologia ridotte da 15 a 9, l’angiologia persa, l’oculistica persa, la diagnostica strumentale cardiologica non effettuabile perché, nonostante le infinite richieste dei cardiologi, manca l’ecocardiografo. Come comitato chiediamo conto di tutto ciò innanzitutto al Direttore del Distretto Moretta, il quale ci ha informati attraverso il Sindaco di Sessa di avere “richiesto l’acquisto dell’ecocardiografo”. Puro burocratese. Rosso profondo.

In ultimo, ricevuti dalla dottoressa Antonella Foglia, Direttrice Sanitaria del San Rocco, abbiamo fatto esplicita richiesta, come prescritto dalla legge, della riattivazione dell’anagrafe delle nascite, servizio inspiegabilmente interrotto negli ultimi anni. Siamo in attesa entro la fine del mese di aprile dell’effettiva riattivazione del servizio come da impegno assunto dalla Direttrice.

In definitiva tutti i rappresentanti del Comitato, forti del sostegno dei Sindaci dei Comuni che afferiscono allo stesso ospedale e del Vescovo, Monsignor Giacomo Cirulli, dichiarano continueranno ad oltranza e a intensità crescente le loro iniziative in difesa dell’ospedale e di tutti i presidi del diritto alla salute del territorio, puntando a una grande Assemblea Pubblica per la fine del mese di maggio.

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