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CRONACA – Giovanna Licenziato vince in aula contro l’ex compagno: “La fine di un incubo, ora mi dedico ad aiutare altre ragazze in difficoltà”

“Letto l’articolo 599 in parziale riforma emessa dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in data 9 Giugno 2022, riconosciute le circostanze attenuanti generiche ridetermina la pena in anni 1 (uno) e mesi 10 (dieci) di reclusione, pena sospesa. Si condanna al pagamento delle spese di rappresentanza ed assistenza in favore della parte civile che liquida in euro 1.000 (mille) oltre il rimborso IVA”.

Questa, per sommi capi, la sentenza di primo grado, ieri, poi, la sentenza di secondo grado che determina la vittoria e la fine di un incubo per Giovanna Licenziato. La vicenda ha inizio nell’anno 2020, allorquando Giovanna Licenziato presentò denuncia nei confronti di D. G. per condotte aggressive, minatorie e prevaricatrici.

Da quel momento l’inizio del processo. Sentita Giovanna Licenziato, la stessa ci riferisce: “Il mio consiglio è quello di denunciare e di non rimanere mai in silenzio, perché il silenzio uccide. Avere fiducia nella giustizia, anche se a volte è lenta. Il codice rosso dal mio punto di vista deve essere rivisitato, e questo lo dico sempre in ogni convegno.

Ora mi sono liberata di un peso, è un processo finito. Lui è il colpevole, ma soprattutto è venuto alla luce che lui è un uomo violento. Adesso posso dire di avere avuto giustizia. È finito un incubo ed ora mi dedicherò anima e corpo alla mia associazione “Il Silenzio Uccide” per fare forza alle altre ragazze”.

L’avvocato Luisa Scalise che ha affiancato il dominus Antonio Miraglia, come consulente in questa fase giudiziale, ribadisce che una Sentenza di condanna non allevia i lividi  dell’anima. Nel collegio di parte civile anche il Prof. Massimo Capasso Criminologo forense che invita tutti ad una prudenza valutativa in attesa delle motivazioni.

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