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MONDRAGONE – La Venere di Sinuessa, immenso orgoglio, in prestito temporaneo al Museo Archeologico di Sessa Aurunca



“La Venere di Sinuessa, scultura antica dell’età classica di stile ellenistico, attribuita storicamente allo scultore greco Prassitele, rinvenuta nel 1911 nell’area archeologica dell’antica città di Sinuessa, oggi Mondragone, rappresenta il Nostro territorio, è un simbolo, un’icona, un’immagine indelebile delle Nostre origini e il suo “viaggiare” nei Musei di tutto il Mondo, rappresenta per la Nostra Città motivo di vanto e di prestigio, fieri così delle Nostre origini, del Nostro territorio e delle Nostre ricchezze culturali.

 

Ogni suo viaggio rappresenta,quindi, la conoscenza, la possibilità per tante altre persone di “vedere” un’opera d’arte unica nel suo genere, facilmente accessibile anche a chi non è mai stato nella Nostra Città o al Museo Nazionale di Napoli dove dal Suo ritrovamento è gelosamente custodita.

 

Oggi, in virtù dell’inaugurazione del Museo archeologico nazionale di Sessa Aurunca, la Direzione generale dei Musei della Campania, ha deciso di esporla lì per un periodo determinato, offrendo così alla Città di Sessa Aurunca e ai suoi abitanti la possibilità di ammirare un vero e proprio capolavoro.

 

Il prestito rientra in una visione molto più generale ed è stato programmato, così come accaduto in passato, al solo scopo di valorizzare al massimo i “tesori” conservati all’interno delle gallerie del Museo Nazionale di Napoli.

 

La Nostra Venere, quindi, è ancora una volta motivo di orgoglio per Mondragone, vanto indiscusso di un territorio stupendo dal punto di vista geografico oltre che ricchissimo di storia e cultura. L’obiettivo resta comunque quello di perseguire la possibilità di “riportarla a casa” non per un tempo limitato e su questo importante obiettivo da tempo stiamo focalizzando ogni Nostro sforzo amministrativo. Lo ha dichiarato il sindaco di Mondragone Avv. Francesco Lavanga

 

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