
(di Marco Gallo) Oggi parliamo di un saggio specifico che raccoglie contributi, studi e ricerche condotti nei primi anni Duemila nell’area archeologica marina di Sinuessa (nei pressi del golfo di Gaeta in Campania) – edito nel 2017 da ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Il volume, realizzato anche grazie alla collaborazione di autori e specialisti in geomorfologia costiera, archeologia e beni culturali, ha lo scopo di offrire a imprenditori e amministratori locali del Litorale Domitio linee guida e suggerimenti per valorizzare con strategie sostenibili l’approdo sommerso romano dell’antica Sinuessa.
«La diffusione e l’accessibilità culturale e turistica ai beni, non solo deve essere accettata come sostenibile e compatibile, ma è anzi uno strumento di salvaguardia dei beni comuni stessi» scrive nella presentazione il Presidente dell’Archeoclub d’Italia Onlus Claudio Zucchelli. «“Dove passano i turisti non passano le ruspe” diceva Bastiat. In altri termini la valorizzazione della fruizione del bene culturale, ambientale e paesaggistico in questo caso, è essa stessa garanzia di una conservazione non astratta né sterile né mummificata, ma viva e in evoluzione, così come vivo e in evoluzione è sempre l’uomo».
«[…] Il patrimonio culturale del nostro territorio può divenire, soprattutto in questo periodo di crisi globale, una forza trainante dell’economia in grado di attivare risorse finanziarie finalizzate anche alla riqualificazione culturale ed ambientale di una regione» scrivono Perretta e Trocciola. «La presenza di tracciati viari e di opere marittime di epoca romana, ancora visibili lungo l’area costiera del territorio di Sessa Aurunca (Caserta), ha indotto a svolgere ricerche di geomorfologia costiera anche nell’area sommersa a partire dal 1994. Dopo una lunga pausa le indagini hanno ripreso con un forte impulso a partire dal maggio 2012, conseguendo notevoli progressi e modificando anche sostanzialmente i dati fino ad allora acquisiti e riportati nella letteratura scientifica dedicata».
Questo studio rappresenta un unicum nel suo genere. Sono poche infatti le ricerche che descrivono la morfologia e le caratteristiche antiche di Sinuessa: una colonia romana ancora sconosciuta a molti che meriterebbe maggiori attenzioni politiche e sociali. Questo perché nell’entroterra casertano e lungo il Litorale Domitio si trovano ancora sepolti secoli e secoli di storia; realtà che potrebbero beneficiare di un turismo culturale – e quindi più selettivo – non solo nel periodo estivo ma tutto l’anno.
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