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TEANO – Agente assicurativo condannato, sotto processo una sua collaboratrice

13 Gennaio 2016 – TEANO. Riceviamo e pubblichiamo da Enrico Ivaldi, Società SASU: “A Napoli in data 12/01/2016 è stato condannato con rito abbreviato l’Agente di Assicurazione UnipolSai M.S., di Teano (CE), ad 1 anno e 4 mesi di reclusione, per i reati previsti e puniti dagli artt. 110, 81 cpv, 615 ter, 513 c.p. e art. 167 d.lgs. n. 196/2003 (Legge Privacy). Una sua collaboratrice indiretta L.Z., sempre di Teano, attualmente collaboratrice di una subagenzia assicurativa gestita dalla moglie del S., è stata rinviata a giudizio per rispondere di concorso con il S.nella consumazione dei reati. Il processo con rito ordinario della Z. si terrà ad aprile per competenza territoriale presso la Prima sezione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE).
I fatti contestati risalgono ai primi mesi del 2014 ed il procedimento nasce da una querela depositata da un concorrente di M.S.
Nei primi mesi del 2014 una subagenzia assicurativa sita in Sessa Aurunca (CE), appartenente ad un gruppo concorrente di UnipolSai, riscontrava un tasso d’abbandono della propria clientela insolito e molto elevato. Per verificare questa anomala situazione, veniva effettuato un riscontro con data base delle targhe automobilistiche di ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici – www.ania.it), e si riscontrava che erano state ri-assicurate prevalentemente con il gruppo UnipolSai. Anche la maggior parte dei clienti persi da una subagenzia concorrente del S. e sita in Teano erano migrati nel corso degli ultimi mesi del 2013 ed anche all’inizio 2014 “inspiegabilmente” verso la UnipolSai, di cui il S. , ne è a tutt’oggi un agente per territori su ben 3 provincie (Caserta, Frosinone e Latina). La Z., che gestiva al tempo dei fatti il punto vendita “concorrente” del S. per Teano, nei mesi successivi all’accadimento dei fatti era andata a lavorare per il S., indirettamente e come collaboratrice della subagenzia gestita dalla moglie del S. stesso.
La capacità tecnica del gerente della subagenzia concorrente alla UnipolSai gestita dal S., ha permesso di portare in aula prove tali, tra cui trascrizione di conversazioni, testimonianze raccolte durante le indagini, visure ANIA che non hanno lasciano altro spazio che accertare la violazione di domicilio informatico dell’agenzia concorrente del S., il turbamento dell’attività commerciale concorrente del S., il trattamento illecito dei dati personali e condannare il S. complessivamente ad 1 anno e 4 mesi reclusione, pena sospesa. Contestualmente vi è stato anche il rinvio a giudizio della Z. L. , per gli stessi capi di accusa, per competenza territoriale ed il suo processo si terrà presso il foro di Santa Maria Capua Vetere (CE) il giorno 12/04/2016.
Le persone offese dalle condotte accertate erano assistiti dagli avvocati Vincenzo Gallo e Monica del Grosso del Foro di Benevento.
Il mercato assicurativo dell’auto in Italia con focus in Campania
«La prima causa dell’impennata registrata dall’RC Auto nel Mezzogiorno è da ricercarsi nell’elevata incidenza di frodi». Non ha dubbi Antonio Coviello, ricercatore dell’Irat-CNR di Napoli e docente di Marketing Assicurativo nella Seconda Università di Napoli.
La Campania ha un non onorevole primato, che si contende con la Puglia, di essere la regione più sinistrosa d’Italia. Complessivamente le regioni meridionali registrano circa il 70% del totale dei sinistri in Italia. Ancora più indicativa la quota di queste frodi sul totale dei risarcimenti: la Campania, a seconda degli anni presi in considerazione, viaggia tra l’11% ed il 13% del totale nazionale.
C’è poi il problema dei furti, che pesano sulle polizze furto-incendio. Nelle cinque regionali meridionali sono il 43% del totale nazionale. La Campania è prima anche qui, davanti a regioni ben più popolose come Lazio e Lombardia.
Il risultato di questi due indicatori è che le compagnie assicurative si tutelano contro i maggiori esborsi previsti per furti e frodi rincarando la polizza media nella zona e quindi l’impatto dei reati avviene sull’intera platea degli automobilisti residenti nel Mezzogiorno.
Inoltre, dagli ultimi dati disponibili in Italia, incrociando i dati ANIA delle coperture RCA con il parco veicoli circolante, risulta che ci sono oltre tre milioni di auto senza copertura assicurativa: il 7% del totale in circolazione. La percentuale sfiora mediamente il 12% nel Sud, con quasi il 30% a Napoli.
(Rielaborazione originale su FONTE de IL SOLE 24 ORE)
Il mercato assicurativo nel Casertano talvolta viene tacciato genericamente di “Malaffare” vista la classifica in cui si trova per frodi assicurative, furti d’auto e mancanza della copertura assicurativa RCA dei propri abitanti, ascrivendo sempre e solo agli assicurati leggerezze comportamentali se non anche frodi tali da compromettere il corretto funzionamento delle dinamiche dei prezzi. Tuttavia quando è un intermediario ad abusare della sua posizione per trarne un illecito profitto, “Aggravato” dall’appartenere ad un gruppo ai vertici settore assicurativo italiano, in particolare nei rami Danni, quale è UNIPOLSAI. Per il futuro sarà più difficile riuscire ancora ad imputare solo agli assicurati scorrettezze nei confronti della collettività: infatti ieri sul banco degli imputati c’è stato un Agente Assicurativo UNIPOLSAI”.