19 Gennaio 2016 – CASERTA. Conferenza stampa unitaria di Cgil, Cisl e Uil per fare il punto sull’altissima incidenza di mortalità nella Terra dei Fuochi e sulle prossime azioni da intraprendere per contrastare questa tendenza. Presenti i rappresentanti confederali Cisl Giovanni Letizia, Cgil Camilla Bernabei e Uil Antonio Farinari. Per la Funzione Pubblica erano presenti Nicola Cristiani della Cisl Fp, Felice Zinno della Cgil Fp, Paolo Diana della Uil Flp. L’idea è quella di approntare da subito, il 6 febbraio, una conferenza dei servizi tra sindacati, associazioni, Arpac, Asl e consiglieri regionali per attivare degli screening sul territorio con l’aiuto dei sindaci e dei medici di base. Inutile partecipare se gli attori non ci sono tutti. “Siamo alla resa dei conti spiega Nicola Cristiani, Segretario Cisl Fp noi della funzione pubblica operando nella sanità a 360 gradi, non possiamo non rilevare con quale velocità aumenta il tasso di mortalità per patologie tumorali. Altissima l’incidenza dei tumori al colon e alla mammella ed aumenta la mortalità nella fascia tra zero e quattordici anni. Si parla molto, ma in realtà non si fa mai nulla, vere azioni di contrasto non ce ne sono. Abbiamo dunque pensato ad una task force per avviare una mobilitazione che coinvolga anche associazioni e cittadini stessi, con l’aiuto dei medici di base. Anzi questo è un invito che lanciamo proprio a loro, affinché ci affianchino nell’attivazione di questi screening per popolazione e patologia”. Il diritto alla salute é troppo importante per non combattere anche se la battaglia sembra invincibile. Le organizzazioni confederali, insieme a quelle di categoria stanno già valutando l’ipotesi di aprire una vertenza “SaluteAmbienteLavoro” anche se l’obiettivo a breve termine è quello più importante, vale a dire potenziare i servizi sul territorio e mettere a punto operazioni di prevenzione più incisive da subito. L’obiettivo a medio termine poi sicuramente sarà quello di parlare di disastro ambientale e di coloro che hanno determinato questo scempio. Prossimo step dunque la tavola rotonda del 6 febbraio coinvolgendo tutte le parti in causa, come anticipato, soprattutto Asl e Arpac affinché i dati che ormai sappiamo esserci, siano elaborati e diffusi, e con i consiglieri regionali e le associazioni cittadine per decidere insieme un piano unico da portare in Regione Campania”.
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