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Servizio Idrico, si riaccende la polemica sulle “bollette pazze”

22 Gennaio 2016 – MONDRAGONE. ­ Ritorna la polemica sulla vicenda del servizio idrico. Più nello specifico si tratta delle “bollette pazze”. A scendere in campo, questa volta, è il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà che ha dichiarato: “La vicenda servizio idrico la seguiamo dal 2005, quando l’amministrazione di allora volle fortissimamente affidarlo alla Ati Sled Mondragone Acque. La ricordate? E’ costata circa 2 milioni di euro al Comune e tante pene al cittadino. Ati Sled Mondragone Acque, emetteva fatture esorbitanti in acconto, inviate fuori da ogni regola, senza letture, e dopo pochi anni scomparve dal territorio e fallì. Nel 2010, ci fu il passaggio della gestione del servizio idrico integrato al Consorzio Idrico Terra di Lavoro (Citl) di Caserta, l’amministrazione comunale dell’epoca raccolse “alla cieca” tutto il paccotto, compreso i presunti crediti vantati dalla Ati Sled Mondragone Acque nei confronti dei contribuenti, senza una banca dati che li giustificasse, con un contratto di servizio “claudicante” e cercò di ordinare il servizio idrico”, affermano dal Circolo di Sel. “Le nostre battaglie servirono a ristabilire qualche procedura ed a riportare il costo dell’acqua nei valori accettabili, sebbene con la persistenza di varie criticità. Ma i “peccati” si pagano ed oggi una moltitudine di cittadini si è vista recapitare, dalla società di riscossioni crediti del Consorzio (Pubbliservizi Srl) che fu “tutelato” dall’ente locale, una ingiunzione fiscale per consumi ante 2010. Diciamo subito che queste ingiunzioni, a nostro avviso, sono illegittime nella sostanza e nella forma. Inoltre in quanto atti esecutivi, bisogna opporsi per vie legali entro 30 giorni dal ricevimento. Per questo abbiamo incaricato alcuni legali di predisporre i ricorsi a difesa dei diritti dei cittadini, con un costo molto contenuto. Per avere informazioni chiamateci al 380 3443269. Gli uffici rimandano a Caserta, il Consorzio al Comune e le difficoltà per avere chiarimenti giocano a loro favore. L’amministrazione locale si “mantiene alla larga dalle rogne” ed il cittadino è solo con il problema. Non è giusto! Per porre fine a questa storia infinita siamo costretti ad interessare l’autorità giudiziaria competente e la magistratura contabile, al fine di sfar stabilire le vere responsabilità di queste indegne azioni amministrative. Una storia infinita che ci richiede un nuovo impegno. Lo faremo”.