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Pizzo ai commercianti: sette arresti in Provincia di Caserta

18 Febbraio 2016 – CRONACA. Associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Sono queste le accuse che hanno fatto finire in carcere sette persone residenti nella provincia di Caserta. Tra queste ci sono anche due donne.
L’operazione è stata eseguitai dai Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Caserta su diposizione del Gip di Napoli a seguito di un’indagine della Procura partenopea ­ DDA, che ha ricostruito una serie di episodi criminosi commessi da diversi gruppi nell’arco temporale che va dal 2012 al 2013.
Nel corso dell’indagine è stata appurata l’esistenza e l’operatività di un gruppo criminale di stampo mafioso riconducibile a Giovanni Capone, referente del clan Belforte attivo a Caserta, a suoi familiari e al suo factotum che si sarebbero resi responsabili di richieste estorsive ai danni di commercianti di Caserta, richieste di “pizzo” avanzate in cambio di ipotetica protezione.
Nello stesso frangente sono state individuate l’esistenza di due organizzazioni dedite allo smercio di sostanze stupefacenti Al Parco dei Fiori e Rione Vanvitelli che si rifornivano a Caivano (Napoli). Per esercitare lo spaccio veniva utilizzato un linguaggio convenzionale.
Le indagini di cui all’odierna ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Caserta sono state coordinate dai Magistrati della DDA di Napoli, Procuratore Capo Dott. Giovanni Colangelo, Procuratore Aggiunto Dott. Giuseppe Borrelli, dal GIP Mario Morra e dal Sostituto Procuratore Dott. Vincenzo Ranieri
GLI ARRESTATI: Maria Piccirillo, Alberto Francesco Spaziante, Maurizio Cappa, Fabrizio Iucchitto e Alberto Cecere (detenuti a Santa Maria Capua Vetere) e Rosa Zampella. Agli arresti domicialiari, invece, Maria Piccirillo.