25 Febbraio 2016 – MONDRAGONE. I Consiglieri comunali di opposizione hanno inviato al Presidente del Consiglio comunale di Mondragone la richiesta di celebrazione di un’Assise straordinaria per affrontare la questione dei lavori del centro storico.
A distanza di quattro mesi dall’inizio delle opere di riqualificazione, i lavori sono fermi e buona parte delle strade interessate sono ancora chiuse al traffico veicolare con gravissimo danno ai residenti e – soprattutto – ai commercianti, i quali stanno subendo un danno economico incalcolabile per la scelleratezza dell’amministrazione Cennami/Schiappa.
Come si sa, a causa degli enormi ritardi accumulati dall’amministrazione del ribaltone, i fondi europei sono andati persi.
E’ di pochi giorni fa la comunicazione data ai Consiglieri comunali di opposizione da parte del Dirigente regionale responsabile del finanziamento comunitario, il quale ha messo nero su bianco che il Comune di Mondragone, non avendo liquidato né quietanzato le somme richieste con gli stati di avanzamento dei lavori al 31 dicembre scorso, è decaduto dal beneficio del finanziamento e che le opere di cui trattasi potranno essere inquadrate solo nell’ambito dei nuovi finanziamenti europei del periodo 2014/2020.
Tutto ciò la minoranza lo aveva già ampiamente previsto fin dal 7 ottobre scorso, quando la Regione Campania comunicò al sindaco che, a causa del dilatamento dei tempi protratti dall’Ente, era “venuto meno il presupposto giuridico di ammissione a finanziamento dell’intervento” e che, quindi, non c’erano più i tempi tecnici per la realizzazione delle opere da effettuarsi improrogabilmente entro il 31 dicembre 2015.
Non c’è stato nulla da fare, la maggioranza – con la protervia che la contraddistingue – ha travalicato non solo il buon senso di un accorto amministratore pubblico, ma – addirittura – ha voluto sfidare le istituzioni regionali e per esse la Comunità Europea.
Ed ecco allora che oggi ci ritroviamo, da un lato con un finanziamento di circa due milioni di euro andato certamente perso e, dall’altro con il dover rincorrere affannosamente a nuove fonti di sovvenzionamento ancora del tutto incerte.
La nostra richiesta di Consiglio comunale nasce dall’esigenza di far conoscere la verità alla città, attraverso l’istituzione di una Commissione Consiliare di inchiesta affinché possano emergere, in tutta la loro nudità, le responsabilità di una classe politica che ha operato in modo dilettantistico e senza porsi l’obiettivo del bene comune.
Vogliamo sapere perché dall’approvazione del progetto in Giunta sono trascorsi inspiegabilmente oltre 15 mesi per l’inizio dei lavori, perché la gara di appalto è stata sottratta alla Stazione Unica Appaltante per gestirla in proprio e con pessimi risultati, perché il Comune di Mondragone ad appena 7 giorni dalla presunta chiusura dei lavori e con oltre la metà delle opere ancora da realizzare, ha dichiarato che tutto procedeva con regolarità e che il tutto si sarebbe concluso felicemente entro il 31 dicembre.
E’ arrivato il momento che l’Amministrazione Cennami/Schiappa, unica titolare di quanto causato nel centro storico, si assuma appieno le proprie responsabilità davanti all’intera cittadinanza.
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