25 Febbraio 2016 – CARINOLA. Carinola, dice il sindaco De Risi, ha un debito di 14 milioni di euro. Si avete sentito bene. Un debito accumulatosi lentamente negli anni passati. Un debito che sarebbe stato giustificato se Carinola avesse un tasso di disoccupazione bassissimo, se i paesi fossero abitati da giovani famiglie, se le strade comunali e rurali fossero in perfetto stato, se l’Appia fosse il centro del mercato agricolo tra la provincia di Caserta e Formia, se le strutture sportive e ricreative funzionassero per bene, e così via. Purtroppo a Carinola esiste solo un debito di 14 milioni e tanti giovani partiti altrove in cerca di lavoro. Come me.
Intanto, in questo momento, invece di elaborare proposte concrete – cominciando con un’analisi delle nostre risorse agricole, naturali, culturali, ed in seguito ricercare gli strumenti e le professionalità per partecipare ai fondi regionali/europei – dicevamo i piccoli gruppuscoli politici preferiscono passare il loro tempo a calcolare ininterrottamente la forza elettorale personale e quella degli altri, per stabilire le alleanze ed entrare nel migliore dei modi nella lista vincente. Un assessorato qua, un assessorato la. E passeranno altri cinque anni.
Ma in questo preciso momento chi sembra più in forma è il centro-sinistra. Il Partito democratico dei Di Biasio ha fatto un colpaccio. Addirittura tre piccioni con una fava. Così avrà pensato Pasquale di Biasio, ex sindaco, che brama di ritornare a sedersi dietro la sua bellissima scrivania in legno. Il problema ora è trovare la sintesi: Pasquale da ottimo chimico in materia di alleanze riuscirà a convincere che con suo fratello Franco la vittoria è assicurata!Tuttavia, qualcosa mi dice che forse per lui è proprio ora che cominciano i problemi giacché Luigi Verrengia crede che sia lui, in questo momento, il candidato sindaco ideale per salvare Carinola!
Aperte dunque le danze delle candidature nel centro sinistra, dall’altra parte della pista invece l’onorevole Massimo Grimaldi arranca, scivola, sta fuori tempo. Soprattutto non sa scegliere con chi ballare, se con Russo o con la Di Maio. Oppure con nessuno dei due..
Certo è che mentre ci divertiamo a seguire anche questa campagna elettorale, ricordiamo che abbiamo un debito da pagare: debito che molti di coloro che si accingono a presentarsi hanno contribuito ad alimentare quotidianamente.
Michele SORVILLO
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