15 Marzo 2016 – POLITICA. Questa fase tattica della preparazione delle liste è molto delicata per Casanova, la quale, sappiamo bene è stata praticamente ingovernata, se cosi si può dire, per quasi cinque anni. Poiché concretamente è risultata assente la figura del consigliere/assessore in maggioranza. In cinque anni a Casanova non si è parlato di nulla: zero lavori pubblici, zero progetti sociali o piani di recuperi dei centri storici; nessun finanziamento per la tutela dei boschi e manutenzione delle cunette deflusso acque meteoriche (fossi di maltempo). Giusto per citare qualche cosa. Niente di niente. E ora il parcheggio nella scuola. No, ma dico, stiamo bene? Dal punto di vista politico, stesso discorso. In effetti, sappiamo che le due cose coincidono bene, ovvero che uno stagnamento progettuale deriva da uno politico, di preparazione e di competenze. Siamo passati, in effetti, dall’avere un sindaco, Gennaro Mannillo – e sappiamo cosa questo significava anche a livello amministrativo- all’essere dimenticati da Dio, se cosi si può dire.
Così bisogna ricominciare. Da dove? Da quel che si muove all’interno del centro-sinistra, nei movimenti giovanili e bene inteso nella società civile.
Così Giovanni di Gennaro, tatticamente ancora molto forte, può e deve pesare in questa fase, mettendo insieme le forze sane e nuove di una comunità e andare a discutere con l’avvocato Luigi Verrengia di futuro, progetti, lavori. Ma non deve andarci solo, si deve trovare unità a Casanova. L’ex sindaco Mannillo, nel Partito Democratico, dovrebbe correre in soccorso, anzi trainare nuove energie e mettere a disposizione la sua esperienza.
Perché se a questi si riuscisse ad aggiungere Enzo Bertone di Movimento Inverso e Pia Zampi (non so dove sia collocata) a pezzi della società civile, il gruppo sarebbe, a mio parere, la sintesi giusta e forte per una buona proposta politica capace di far del bene per la frazione e più in generale per il Comune.
E’ l’ultima possibilità questa per ripartire, ricominciare da un’unione forte e leale, tra rinnovamento e vecchia guardia. Ma questa probabilmente è fanta-politica: la collaborazione disinteressata, la voglia di fare politica e costruire progetti a lungo termine sono ideali, troppo belli, rimasti chiusi nei cassetti.
di Michele SORVILLO
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