16 Marzo 2016 – MONDRAGONE. Riceviamo e pubblichiamo da Antonio Pacifico, uno degli appartenenti al comitato “CAVALCAVIA”.
“Si sono susseguiti in questi giorni una serie di comunicati stampa da parte di varie “autorità” comunali sulla questione “CAVALCAVIA”. In tutte queste prese di posizione, molto spesso offensive per i cittadini attivi di Mondragone, nessuno dell’amministrazione di questa città, pseudo-rappresentanti del popolo, ha dimostrato la sua disponibilità ad un incontro pubblico per parlare con i cittadini.
Da oramai qualche settimana e precisamente dal Flash Mob del 28 febbraio 2016 un gruppo di cittadini di Mondragone, nel condividere alcune perplessità, si è costituito in un comitato spontaneo per cercare di avere risposte ad alcuni dubbi scaturiti dall’inizio dei lavori per la realizzazione del CAVALCAVIA Ciclopedonale nelle prossimità dei Palazzi CIRIO. Ci sono stati attacchi, affermazioni in difesa dell’opera, offese gratuite ai cittadini impegnati, spinti da un encomiabile ed attento senso civico, per la loro città.
Questi cittadini, senza comprendere il perché di tutta questa amarezza da parte dell’Amministrazione Comunale e di alcuni suoi ASSESSORI e Consiglieri, si sono solo sentiti indirizzare “offese gratuite” a cui non hanno voluto appositamente dar seguito. Non si possono offendere tutte quelle persone che vogliono solo comprendere il perché di alcuni lavori, il perché di alcune scelte politiche, il perché di alcuni ulteriori indebitamenti. Cosa c’è di sbagliato in quei cittadini che vogliono partecipare alla crescita della propria città?
La politica dovrebbe coinvolgere sempre più la cittadinanza ed invece la sconforta con attacchi gratuiti. Quel che un semplice cittadino vorrebbe è solo essere incluso nell’ammodernamento e nel cambiamento della propria città. Se ciò non viene fatto dalla politica locale perché infuriarsi se sono gli stessi cittadini a chiedere ciò ai propri rappresentanti? Cosa c’è di strano se un cittadino comune improvvisamente apprende che nella propria città si sta per realizzare in modo imminente un’opera talmente impattante per la stessa città senza averne mai saputo nulla in merito?
Come non si possono accendere dubbi in colui che apprende improvvisamente della realizzazione di una tale opera in cantiere ed in progettazione dal 2005? Perché non si è mai saputo che l’Amministrazione Comunale avesse intenzione di effettuare questa opera per un costo di 1.000.000 di €uro di cui 300.000 €uro erogati dalla Regione Campania e 700.000 €uro da parte del Comune di Mondragone che risulta già aver ricevuto un apposito prestito da parte della CASSA DEPOSITI e PRESTITI di cui dobbiamo restituire puntualmente il debito a rate con i dovuti interessi? Perché sul sito del Comune non è visibile il PROGETTO? Diceva uno STATISTA italiano che “a pensar male spesso ci si azzecca”. Ma se a ciò ci si aggiunge anche che l’amministrazione invece di chiarire forse semplici e sciocchi dubbi ai propri concittadini li attacca in modo forte ed incisivo e anche offensivo, allora il pensar male logora ancor di più. Tutta questa opera dovrebbe poi collegare le piste ciclopedonali di via Benevento e via San Francesco ma in quale modo? E in che tempi?
E poi il dubbio più forte, considerando il luogo e lo scarso risultato ottenuto dai Vigili Urbani di Mondragone sulla sicurezza in tale zona, siamo certi che tale opera non possa divenire pericolosa e contro producente? Alla luce di tutto ciò e considerando che in città molti nostri concittadini disconoscono la realizzazione dell’opera, i componenti del comitato spontaneo “IL CAVALCAVIA”, nel voler ridimensionare e attenuare quelle perplessità in parte sopra descritte, ha indetto un INCONTRO PUBBLICO presso il SALONE della Parrocchia di San RUFINO per le ore 18.00 di giovedì 17 marzo 2016. A tale incontro INVITA tutti i CITTADINI ed I COMMERCIANTI di MONDRAGONE con l’auspicio che accettino l’invito anche il SINDACO Giovanni SCHIAPPA, l’INGEGNERE Vincenzo DE LISA, l’ASSESSORE all’AMBIENTE Benedetto ZOCCOLA, l’ASSESSORE ai lavori pubblici Valerio BERTOLINO così che il dialogo ed il confronto siano alla base di un giusto ed adeguato sviluppo del tessuto sociale di Mondragone”.
Antonio Pacifico
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