“Un Cavalcavia ciclo-pedonale inutile mentre le strade di collegamento, quelle che dovrebbero essere considerate le “Reti Ciclabili”, ovverosia, il percorso destinato ai ciclisti e ai pedoni, versano da molto tempo in uno stato a dir poco vergognoso, nonostante numerose rimostranze dei residenti – ha affermato l’ex Assessore alla Cultura, Antonio Taglialatela –.
Ad oggi, oltre all’assenza di qualsiasi manutenzione ordinaria, servizio di raccolta dei rifiuti su tutti, le arterie cittadine ed i percorsi ciclo-pedonali presenti sono opere inspiegabilmente incompiute e devastate. Le Reti Ciclo-Pedonali, così come si presentano oggi, oltre ad essere non a norma, non possono essere realizzate se non approvando importantissimi strumenti di programmazione amministrativa: Piano delle Reti Ciclabili e Piano Urbano del Traffico.
Dunque, in parole più semplici, le piste ciclabili sono iniziative improvvisate, sporadiche, mal progettate e mal realizzate, assolutamente non integrate in un chiaro sistema urbano cittadino in modo tale che i cittadini-utenti-ciclisti possano spostarsi in condizioni di serenità e sicurezza.
Pensiamo alla Via Crucis delle “strade cittadine”: in che condizioni di sicurezza si trovano Viale Michelangelo e intersezioni, Viale Europa, Viale Marechiaro e l’area ex Cirio ?
Per liberare i centri urbani dal traffico e dall’inquinamento anche l’urbanistica va ripensata: è indispensabile investire partendo dal raggiungimento della normale viabilità che renda Mondragone vivibile e sostenibile, moderna e attenta alle esigenze e alle vocazioni del territorio”.
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