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CARINOLA – Movimento Inverso, il programma sa di astratto: piovono critiche

1 Aprile 2016 – CARINOLA. Abbiamo avuto l’occasione di leggere quelli che sono stati i punti per una futura amministrazione del Comune di Carinola redatti dal neonato “Movimento Inverso”. In una trasposizione cinematografica, e come anche definito nello stesso comunicato stampa, possiamo dire che il gruppo vorrebbe “ricominciare da quattro” punti cardine per il cambiamento che tanto si auspica nel comune. Andando ad analizzare i punti si può capire che, sebbene un buon giro di parole, Movimento Inverso, basa la sua politica su due importanti argomenti: uno è il piano di sviluppo economico che si prospetta al 2020 che viene edificato su una crescita rurale sfruttando le nostre terre dell’Ager Falernus. Il secondo punto è quello che riguarda un maggiore sviluppo culturale andando ad usufruire di edifici già esistenti per trasformarli in importanti punti nevralgici della zona, tra questi l’Auditorium che sorgerà a Carinola o il Convento di S.Francesco a Casanova. Sembra opportuno non sminuire un altro concetto che sarebbe quello di creare un connubio tra la cultura e lo sport, i quali certamente non sono stati garantiti in modo così largo nel corso dell’amministrazione De Risi.
Il programma del Movimento rispecchia in pieno il suo nome: inverso. E’ inusuale creare un piano su punti che sembrano sterili e inconcludenti. Non si può affermare, per correttezza politica, che sia esattamente così, ma c’è da dire che comunque sono abbastanza vaghi e generici. Sorgono dei dubbi innanzitutto sullo sviluppo rurale, che ovviamente, oltre alla vera e propria agricoltura, dovrebbe concernere (a quanto si può evincere dal documento) anche in una sorta di turismo agricolo, che è risultato vincente come nuovo progetto in parecchi comuni d’Italia, soprattutto nelle valli del centro, ultimamente è un’iniziativa che sta sviluppandosi anche in queste zone.
Tuttavia, alla fine, noi non offriamo un qualcosa di diverso dagli altri, è certo, abbiamo un ottimo vino, graditissimo agli antichi romani, ma ci sarebbero certamente non poche perplessità se si puntasse tutto un programma solo su questo. Inoltre c’è da dire che se si vuole puntare sul turismo si deve garantire un’ospitalità a questi turisti, nel Comune di Carinola attualmente c’è solo un piccolo B&B, inoltre mancano ristoranti e pizzerie.
A Carinola non c’è ricettività perché non si è mai veramente sviluppato un turismo vero e proprio, oppure ciò che si stava facendo è stato bloccato. Abbiamo avuto buoni esempi da passate amministrazioni che hanno fatto del Falerno un loro punto di forza, penso si ricordi del viaggio in Svizzera dei nostri conterranei qualche tempo fa e quali furono i buoni risultati prodotti. Altri  ripensamenti ci sono su alcune affermazioni, quando, ad esempio, si parla di un aiuto esterno e più in là nel tempo di professionisti per quanto riguarda l’investimento nella cultura. Non si può, a mio avviso, presentare un qualcosa di serio come un piano di sviluppo comunale senza avvalersi preventivamente di validi aiuti.
Forse, Movimento Inverso, per la fretta di mostrare le proprie idee ha commesso l’errore di non rifletterci bene e questo, non si dovrebbe spiegarglielo, è controproducente. La compagine potrebbe avere la delusione di vedersi sgretolare le proprie iniziative, belle, buone, giuste, ma assai astratte. Non escludano una soluzione che sarebbe quella di aggregarsi ad altri per portare avanti queste rette idee; idee che tuttavia non bastano assolute per cercare di risolvere i problemi di un comune che rischia il dissesto finanziario. Facciamo un grande in bocca al lupo a tutti loro e auguriamogli buona fortuna, gli serve.

Martino La Selva