7 Aprile 2016 – CARINOLA. L’analisi Massimo Grimaldi (NPSI), nel 2011, cinque anni fa, è stato il principale costruttore insieme a Gennaro Oliviero (PSI) della lista De Risi. E’ innegabile che durante il mandato, il consigliere regionale abbia avuto un’influenza anche abbastanza notevole sull’operato amministrativo. Oggi, con un comunicato stampa, a pochi giorni dalla fine della sua esperienza sindacale, il primo cittadino, tenta di far passare la sua amministrazione come un virtuoso esempio di buon governo, contrassegnato dalla lotta all’evasione fiscale, dal rispetto dei punti del programma elettorale, e in generale da una conduzione senza macchie.
Dal canto suo Grimaldi, crea una lista con a capo Pasquale Migliozzi, figlio dell’ex sindaco Aldo, già consigliere provinciale della Lista Dini con Antonio Di Biasio, battuto da Pasquale Di Biasio nelle amministrative 2003 e consulente del sindaco Mannillo, dei commissari prefettizi nonché della stessa attuale fascia tricolore. Una scelta che pone una serie di interrogativi fin troppo facili: qual è il motivo per cui il consigliere regionale Grimaldi non scommette nuovamente su De Risi? Che giudizio dà del suo operato?
Perché punta su un nome diverso? Avrà forse Grimaldi qualche dubbio sulla lista che lui ha creato nel 2011? Vorrà forse ritornare sui suoi passi? O semplicemente non crede neppure lui alle parole di De Risi, reputandolo improponibile? Lo capiremo, a questo punto, solo in campagna elettorale. Sarà però impresa ostica per il consigliere regionale – se questo è l’intento per cui ha virato sull’ingegnere di Casale – convincere gli elettori della sua estraneità alla vicenda amministrativa che sta per concludersi.
Martino La Selva
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