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Clan Belforte: arrivano 4 arresti per reati in materia ambientale – LEGGI I NOMI

8 Aprile 2016 – CRONACA. I Carabinieri della Stazione di Marcianise hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Napoli Ufficio Esecuzioni Penali nei confronti di Di Giovanni Pasquale, nato nel Regno Unito, cl. 58, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, il quale dovrà espiare anni 8 e mesi 10 di reclusione, Negro Vincenzo, nato a Caserta, cl. 84, condannato ad espiare anni 3 e mesi 6 di reclusione, Boccolato Nicola, nato a Marcianise, cl. 72, pregiudicato, condannato ad espiare anni 7 e mesi 6 di reclusione e Mezzacapo Rosa, nata a Marcianise, cl. 61, condannata ad espiare la pena residua di anni 5 e mesi tre di reclusione.
Gli arrestati, tutti attigui al clan camorristico dei “Belforte”, sono stati ritenuti colpevoli di reati in materia ambientale con l’aggravante del metodo mafioso, per fatti commessi nei comuni di Marcianise, Caserta e Castrocielo, risalenti agli anni dal 1998 al 2007.
SEMPRE IN DATA ODIERNA: I Carabinieri della Compagnia di Caserta, in piazza Garibaldi di questo centro, nei pressi dell’area antistante il complesso monumentale della Reggia, nel  corso di un servizio finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa e, in particolare, del fenomeno dell’abusivismo commerciale ambulante, hanno proceduto al controllo ed all’identificazione di un quarantanovenne di San Marco Evangelista (CE). L’uomo, impegnato nella vendita ambulante è stato trovato in possesso di 4 guide turistiche inerenti la reggia di caserta e 6 souvenir e gadget raffiguranti la Reggia.
Nella circostanza è stato sottoposto al controllato anche un quarantaquattrenne di caserta, già in passato identificato nel corso di medesimi servizi. Quest’ultimo è stato trovato in possesso di 3 guide turistiche,36 cartoline del complesso vanvitelliano e 6 souvenir e gadget raffiguranti il palazzo. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro dai carabinieri. I due, invece, sono stati sanzionati per violazione della vigente normativa in materia per un importo di 5.000. I due, infatti, sono risultati sprovvisti di regolare autorizzazione alla vendita. Per uno dei due è stato altresì avviato il procedimento per l’emissione del divieto di ritorno nel comune di Caserta.