9 Aprile 2016 – CARINOLA. Che la fase preelettorale finisse col botto, era nell’aria. Nessuno avrebbe mai creduto, però, che a far volare gli stracci ci avesse pensato l’entrata a gamba tesa di Alessandra Cappabianca, appassionata moglie del Consigliere regionale Massimo Grimaldi. Non nuova alla strenua difesa del coniuge, uno scontro corso sul web tra lei e l’ex Sindaco Mannillo, rimasto scolpito nella memoria dei carinolesi, sta lì a dimostrarlo, questa volta la Cappabianca ha sparato ad alzo zero sui protagonisti della esperienza amministrativa targata Luigi De Risi, l’attuale Sindaco, ostinatamente voluto dal marito ad esito dei traumatici fatti che decretarono lo scioglimento del Civico Consesso nel 2010.
“Mi fa specie che gli attuali amministratori -ha scritto la Cappabianca – non si accorgano di quanto sia grande la protesta intorno a loro “. Parole durissime, di condanna senza attenuanti, sovrapponibili al diffuso sentire dell’opinione pubblica, effettivamente percorsa da un forte risentimento nei confronti della maggioranza che ha governato Carinola nell’ultimo lustro. Non solo. È andata oltre la Cappabianca.
Alzando gli scudi a protezione del marito, elevato a bersaglio da forze politiche e cittadini che gli contestano una compartecipazione alla decadente vicenda di governo dell’ultimo lustro, ha affermato, rispondendo ad un commento in calce ad un articolo pubblicato su Tribuna politica territoriale, che il marito non c’entra con le scelte di De Risi. Un modo elegante, per dire che se la fascia tricolore in procinto di traslocare da piazza Osvaldo Mazza e coloro che l’ hanno sostenuta si sono distinti per inettitudine e scarsità di risultati , ciò è avvenuto senza che Massimo Grimaldi ne abbia alcuna colpa.
Messaggio chiaro a chi in queste si azzarda a mettere in discussione la candidatura di Pasquale Migliozzi. Se ne convincano Rosa Di Maio e Antonio Russo, che ancora sperano in un ripensamento da parte del Consigliere regionale e in una loro designazione in zona Cesarini . Che tuttavia appare improbabile a fronte delle parole della Cappabianca che,convintamente, li associa alle criticità che hanno fatto da elemento identitario della formazione nata dal successo elettorale di “Impegno in Comune” e chiamata a cimentarsi con la prova governo.
Le prossime ore ci diranno di più. Ci faranno capire se la Di Maio e lo stesso Antonio Russo avranno un sussulto di dignità, rispedendo al mittente le accuse della fumantina consorte di Grimaldi. Magari facendo tesoro di un memorabile aforisma di Napoleone Bonaparte, che recita: ‘Un uomo è la donna che le è al fianco”. Esattamente come un esponente della compagine di maggioranza ha inteso fare, avvertendo il bisogno di chiarire, chiedendoci ,per adesso, di conservare l’anonimato ma affermando: “dal Capo o dai Capi dell’ufficio tecnico comunale, passando per il Comandante dei Vigili Urbani, fino ad arrivare al Polo Scolastico e alla vicenda ultima della cooperativa agricola nocelletese, Grimaldi ha esercitato una incontestabile parte attiva. Si rassegni dunque la Capabbianca : suo marito vale De Risi,sono stati la stessa faccia della medesima medaglia e Carinola ha assunto i tratti di un avamposto del partito di Caldoro a detrimento delle esigenze di più stringente attualità amministrativa . E Pasquale Migliozzi, se candidato, dovrà rispondere di queste cose.”
Redazione
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