13 Aprile 2016 – CARINOLA. Le domande che avevo posto nello scorso articolo, quello aspramente criticato per il metodo di composizione, hanno avuto silenziosamente e inconfutabilmente risposta. Massimo Grimaldi fa portavoce la moglie, Sig.ra Alessandra Cappabianca, per far capire alle persone che lui prende le distanze da quest’amministrazione.
Subdolo è facebook, fa inaspettatamente scoprire altarini preparati nottetempo, altarini la cui vittima sacrificale non è un agnello o un capretto, ma risponde ad un nome ed un cognome: Luigi De Risi. De Risi è diventato orfano del suo padre politico, Massimo Grimaldi, che quasi lo ripudia, con un leggero ritardo di cinque anni. Grimaldi fa credere che il commediografo di questa miserrima commedia non è stato lui, fa credere che lui non c’entra niente con tutte le malefatte del sindaco.
Eppure il popolo non soffre di amnesia, ma il consigliere regionale spera che questo avrà un lapsus in cabina elettorale, quando sarà chiamato ad esprimere un giudizio, che a mio avviso sarà assai aspro. E Grimaldi è sempre più in difficoltà, soffocato da intrighi di palazzo e falsi amici, da smentite e riconferme, da scissioni e fedelissimi.
Tenta di svincolarsi con un volto nuovo, Pasquale Migliozzi, un volto che mette in disaccordo, il disaccordo di chi ha aspettato troppo tempo per vedersi surclassare altri cinque anni, come Rosa Di Maio o Antonio Russo. Ma Massimo Grimaldi sa bene che questi sono pedine troppo importanti, sono pezzi da 90 che non può proprio permettersi di perdere, e pensa, riflette, come ogni buon politico fa, e intanto si dà da fare per seminare discordia dalle altre parti. Segue un antico motto, “divide et impera”, così dicevano i Romani, così ha fatto Massimo Grimaldi per tutti questi anni, con buoni risultati, ma, alla fine è rimasto incagliato nella sua stessa trappola.
Ma Grimaldi è sempre Grimaldi, e Grimaldi vuol dire furbizia, in tutto questo, nel trambusto generale di un centrodestra troppo scisso, cerca appoggi qui e lì, dove proprio non li si poteva pensare, chissà, ci giunge voce di qualche ex Coraggio e Libertà, o ancora qualche altro figlio d’arte, forse un nome totalmente sconosciuto. Il commediografo Massimo, in tutta la sua bravura, prepara una nuova commedia, siete tutti invitati, prossimamente, su questi schermi. In ultimo, diciamo alla Sig.ra Cappabianca che lei, sicuramente, non è Giovanna D’Arco.
Martino La Selva
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