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L’Informatore, giornale operaio della scrittrice Paola Broccoli a Santa Maria C.V.

2 Maggio 2016 – CULTURA. Il giorno 08 Maggio 2016, presso il ristorante Amico Bio, nei pressi dell’Anfiteatro campano  di Santa Maria Capua Vetere , alle ore 10:00, si terrà la presentazione del libro di Paola Broccoli, dal titolo “L’Informatore – giornale operaio della Sit-Siemens di S.Maria Capua Vetere” edito da Saletta dell’Uva . L’incontro sarà moderato da Antimo de Luca ex dipendente Italtel ex Siemens. Introduce Giovanni Cerchia, Docente dell’Università del Molise, dopo i saluti dell’ On. Camilla Sgambato e dell’ Avvocato Umberto Pappadia, intervengono  Maria Luisa Chirico Seconda Università di Napoli, Renato Ferraro ex dipendente Sit Simens –  Italtel,  Oreste Trabucco Università Suor Orsola Benincasa di Napoli , conclude l’autrice.
Il libro contiene documenti e disegni di Andrea Sparaco. L’investimento industriale nel meridione paga dazio doppio rispetto al resto del Paese. Se le Regioni italiane industrialmente più produttive sono in crisi, la mancanza di infrastrutture, la presenza invasiva e capillare della criminalità organizzata, un sistema di imprese che opera in nero, la subalternità di una politica piegata ad interessi volti a distruggere i territori, ritardi di ogni genere, l’indifferenza del Governo e l’inconsistenza delle politiche attuate, sono tutti fattori che fanno del sud Italia, ancora, una “Questione Mezzogiorno”.
Se a questo si aggiungono quelle agevolazioni agli “industriali” mascherate da incentivi pubblici all’industria, allora è chiaro che settori interi come la Saint-Gobain, la Indesit, la Face-Standard, la GTE, la 3M, l’Olivetti, la Sit-Siemens, spariscono appena finiscono gli “aiuti” pubblici.  Nel 1975 proprio alla Sit-Siemens si pubblica L’Informatore, il giornale di fabbrica.
Grazie al comportamento dei lavoratori, al loro impegno al di fuori dell’orario lavorativo, oltre la preoccupazione di mantenere il posto di lavoro, c’era una naturale voglia di partecipazione, di informazione, di organizzazione, di democrazia, proiettata verso il miglioramento delle condizioni sociali e lavorative di ognuno. Già l’idea di un giornale operaio, edito all’interno di una fabbrica, in rapporto con il mondo operaio di altre esperienze di fabbrica, sembra storia di altri tempi. In ogni caso questo libro porta alla memoria sensibilità ed esperienze che ancora oggi possono essere di esempio.