10 maggio 2016 – CRONACA. In data odierna, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i carabinieri della Compagnia di Marcianise hanno dato esecuzione, in Melito e Marano di Napoli, a 18 provvedimenti cautelari (14 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), emessi dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta di questa Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti soggetti, per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
L’attività d’indagine, intrapresa dai militari della Compagnia Carabinieri di Marcianise e coordinata da questa Direzione Distrettuale, si è sviluppata tra il 2012 e il 2014 ed ha riguardato un gruppo di soggetti che per conto del c.d. clan degli “Scissionisti” gestiva le piazze di spaccio della zona a Nord di Napoli e controllavano, per conto del Clan Amato – Pagano, le medesime insediate nei territori di Melito di Napoli nei rioni “219” e “Coscia Borrelli”.
In particolare, i militari individuavano il gruppo melitese poiché risultavano a loro volta rifornire un gruppo di Caivano. Si accertava, infatti, che Mario Iadonisi, risultava essere il custode di ingenti e variegate quantità di sostanze stupefacenti che venivano smistate su tutte le piazze sotto egida degli scissionisti da Carmelo Borrello, pure destinatario della presente misura cautelare.
Tra i soggetti destinatari di misura vi è anche Mario Riccio detto Mariano che nel periodo coevo alle indagini rappresentava la famiglia AmatoPagano ed era latitante, oggi in carcere in seguito alla cattura del 4 febbraio 2015. Egli unitamente ai maranesi Armando Di Somma, Castrese Ruggiero e Antonio Ruggiero, quest’ultimo scomparso dopo l’arresto di Mario Riccio, rappresentavano il direttivo della organizzazione dedita al traffico del crack disponendo di tutti gli altri individui colpiti dalla presente misura cautelare.
Segno evidente dell’evoluzione degli assetti organizzativi della famiglia AmatoPagano in seguito all’arresto di Mario Riccio, è la circostanza che tra i destinatari del provvedimento cautelare vi è anche Davide Tarantino, referente di Mario Riccio per lo spaccio nei due rioni popolari melitesi ex lege 219, il quale risulta scomparso dalla data del 26 febbraio 2016 e tuttora irreperibile.
I soggetti destinatari della misura cautelare sono risultati, secondo l’assunto accusatorio gestivano, con modalità innovative rispetto a quelle finora note alle cronache giudiziarie, le nuove piazze di spaccio di Melito e Marano, estensione delle più note piazze di spaccio denominate “167” e “Bakù” e “casa dei puffi” di Napoli.
Nel corso dell’attività sono state documentate migliaia di cessioni, arrestate 14 persone, segnalati in via amministrativa numerosi assuntori, sequestrata una pistola con relativo munizionamento e recuperate sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack, hashish e marijuana per un peso complessivo di circa 15 kg.
I destinatari della misura cautelare in carcere sono: Giuseppe Aiello, Vincenzo Aletto, Massimiliano Aricò, Carmelo Borrello, Giuseppe Busiello, Antono Caputo, Vittorio Crisanti, Armando Di Somma, Mario Iadonisi, Natale Perone, Mario Riccio, Castrese Ruggiero, Salvatore Stabile, Davide Tarantino. Sono agli arresti domiciliari, invece, Giovanni Ascione, Vincenzo Esposito, Luigi Iadonisi, Gaetano Milone.
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