18 Maggio 2016 – MONDRAGONE. (di Giuseppe Nicodemo) Ordinanza sindacale n. 21 del 17-05-2016 avente in oggetto: “Disposizioni urgenti per contrastare il degrado urbano – misure anti-accattonaggio molesto“. Questo tecnicamente il nome dell’ordinanza sindacale emanata dall’amministrazione comunale di Mondragone anche se in città il nome tecnico è già stato sostituito con “Ordinanza della discordia”. In sostanza, l’ordinanza in questione, impone il “divieto di porre in essere forme di accattonaggio molesto, con qualunque modalità, in ogni spazio pubblico o aperto al pubblico“. Le violazioni delle disposizioni saranno punite con una sanzione amministrativa da 25,00 euro fino a 500,00 euro.
Su tale questione la città si è praticamente divisa in due tronconi con cittadini contrari, da un lato, e cittadini favorevoli, dall’altro. Ad esultare (forti dell’intervento dello stesso Matteo Salvini il quale ieri sera a Caserta ha annunciato blitz contro i clandestini a Castel Volturno) sono i “Salviniani” che, attraverso il referente mondragonese di Noi con Salvini, Fabio Esposito, fanno sapere che si tratta di un’ordinanza che aspettavano da tempo, anzi, furono loro stessi a presentare la proposta, circa 4 mesi fa, all’amministrazione comunale di Mondragone. “Un traguardo che aspettavamo da tempo – dice Esposito – e ci aspettiamo, così come ci auguriamo, che le forze dell’ordine agiscano intensamente, come sicuramente accadrà, perchè l’ordinanza sia rispettata nel tempo”.
Se da un lato i “Salviniani” esultano, dall’altro, una consistente fetta della popolazione si schiera contro l’amministrazione, mostrando vicinanza ai venditori ambulanti e ai migranti. Un’ordinanza che getta la città nella discordia e che infiamma ancora di più la diatriba sulla questione dei migranti, divenuta ormai di interesse continentale ma che, mai come in queste ore, con dibattiti politici e attraverso questa stessa ordinanza, sembra stia toccando da vicino le zone del Litorale Domizio comprese tra Mondragone, Pescopagano e Castel Volturno.
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