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Archivio di Stato in condizioni pietose, la battaglia del Comitato: VIDEO ESCLUSIVO

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16 Settemnre 2015 – Caserta. Continua, da anni, la battaglia del Comitato Pro Archivio di Stato Caserta ma, da ancor più tempo, questo “luogo storico”, in cui sono conservati documenti importanti, alcuni dei quali risalenti al lontano 1866, si trova in condizioni di degrado pietose. La sede attuale dell’Archivio di Stato si trova in via Bersaglieri, suddiviso in due appartamenti di cui uno interrato. Un luogo umido, malandato e per nulla adatto alla conservazione dei fascicoli, con tubature dello scarico dei piani superiori che, di tanto in tanto, si rompono causando seri problemi e a volte la perdita di documenti importanti. Per questi appartamenti decrepiti si pagano circa 200 mila euro di fitto l’anno. Il Comitato chiede il trasferimento immediato presso l’emiciclo della Reggia di Caserta.

-BREVE DESCRIZIONE DEI FATTI-

La sede di via Bersaglieri, dal lontano 1974, doveva essere provvisoria ma, ad oggi, risulta ancora la sede ufficiale. Nel 1995 il Ministero dei Beni Culturali aveva optato per il trasferimento. Dal 1999 in poi, un progetto di molti milioni di euro, prevedeva il trasloco presso l’emiciclo del Palazzo Reale. Dopo anni non si è mosso nulla. Il Provveditorato delle Opere Pubbliche, in seguito, ha optato per l’adozione di uno stralcio di quel progetto del ’99 (per 16 milioni di euro) ma, considerati i tempi, se si cominciasse a lavorare oggi, servirebbero 4 anni per la riqualificazione di soltanto un piano dell’edificio. Cifre e tempi dilatatissimi. Alla luce di ciò, il Comitato Pro Archivio di Stato, avanza un’analisi chiara e dettagliata della questione avallando l’ipotesi avanzata da Soragni (Direttore Generale Musei) di prendere uso dello spazio della Reggia che, ad onor di cronaca, risulterebbe persino gratuito. Ma non è tutto. Il Comitato ha anche lanciato un primo appello, rintracciando, dopo mesi di ricerche, il Ministro Franceschini. Tale appello, redatto in un documento che offriva un’analisi dettagliata della vicenda, fu consegnato a mano al Ministro dei Beni Culturali. Dopo mesi di silenzio pare che, adesso, il Ministero abbia intrapreso una sorta di “indagine interna” per verificare lo stato di fatti e considerare l’ipotesi di un trasferimento negli spazi della Reggia. Anche la politica aveva risposto all’appello. Lunga è stata la lista di esponenti di partito che hanno firmato a favore delle richieste del Comitato ma, chi ha dato una mano effettiva sul campo, è stato il Movimento 5 Stelle che ha stipulato un’ interrogazione parlamentare utile per un sopralluogo all’emiciclo a seguito del quale fu disposto lo sgombramento di alcuni occupanti. Per affrontare la vicenda ci siamo recati da una attivista del Comitato Pro Archivio di Stato, Paola Broccoli, che ci ha fornito queste importanti informazioni e che avvisa: “Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci”.

Giuseppe Nicodemo